LUISA UBALDI – ALLEVARE È FARE CULTURA

Luisa Ubaldi e il marito Giuseppe sono due allevatori amatoriali di schipperke, una razza di cane molto simile a una versione in miniatura del pastore belga. La loro passione li ha portati, negli ultimi quindici anni, a viaggiare per tutta Europa (“Ma sempre in auto perchè mio marito ha paura dell’aereo”, ci racconta Luisa in un dialetto veneto che la rende immediatamente simpatica) e raccogliere numerosissimi riconoscimenti: medaglie, coppe, targhe hanno invaso praticamente ogni angolo della loro abitazione.

“La passione di Luisa e Giuseppe li ha portati a viaggiare per tutta Europa
e raccogliere numerosissimi riconoscimenti.”

Chiediamo a Luisa di raccontarci qualcosa di più sulla storia dello schipperke: “È un cane che arriva dal Belgio, dove era impiegato per dare la caccia ai topi nelle case dei ciabattini – i topi infatti sono famosi per la loro passione per il cuoio. Nel giorno di San Firmino i ciabattini facevano sfilare i loro schipperke, che per l’occasione indossavano dei collari di cuoio: chi aveva realizzato il più bello veniva premiato”.

Rachele, Zaccaria, Lupo nero, Lolita. E ovviamente Luisa.

Ascoltando le parole di Luisa capiamo immediatamente il motivo della sua passione: ogni razza di cane, infatti, porta con sè una storia e una cultura che altrimenti verrebbero dimenticate. “Il compito degli allevatori è portare avanti tutto questo nel modo più naturale possibile. Noi, poi, siamo allevatori anomali, perchè non abbiamo mai allevato con l’intento di vendere. I premi ovviamente fanno piacere, ma in fondo quello che conta è altro. Ora ve li faccio vedere”.

“Lo schipperke è un cane che arriva dal Belgio, dove era impiegato
per dare la caccia ai topi nelle case dei ciabattini.”

La signora Ubaldi si assenta per qualche minuto. La vediamo arrivare con alcuni dei suoi cani al guinzaglio: Rachele, Zaccaria, Lupo nero, Lolita, la seguono vivaci ma obbedienti. “Sono tutti campioni internazionali”, ci racconta Giuseppe, mentre Luisa si siede su una poltrona seguita dai suoi amici dal pelo nero e gioca un po’ con loro. “Gli dò regolarmente Argon”, dice Luisa, “È una delle poche crocchette in circolazione che non altera il colore del pelo. Insomma, s’è conveniente e s’è anche bòn!”, ride. “Ora li riporto dentro che oggi fa caldo”.

“Argon s’è conveniente e s’è anche bòn”: grazie Luisa!

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