PARCO RIFUGIO LA CUCCIA E IL NIDO – AMARE GLI ANIMALI A 360°

“La Romina era un punto di riferimento in paese, la chiamavano sempre quando c’erano animali da soccorrere”, ci racconta Fioretta Poli, mamma di Romina e responsabile del Parco Rifugio La Cuccia e il Nido di Calvatone (Cremona). “Pensate che un ultimo dell’anno qualcuno aveva investito un gatto davanti a un locale, tutti quelli che passavano lo ignoravano, un’amica della Romina l’ha visto e l’ha chiamata: Romina ha passato tutta la notte del 31 con lui in una clinica aperta 24 ore. Il gatto s’è salvato. All’epoca la Romina aveva vent’anni e ricordo che aveva detto È stato il più bell’ultimo dell’anno di sempre”.

“Le tombe sono tutte uguali perché non volevamo
che ce ne fossero di più o meno belle.”

Potrebbe bastare questo aneddoto per capire qual è il DNA del Parco Rifugio La Cuccia e il Nido, un centro polifunzionale unico in Italia che riunisce molte realtà dedicate alla cura e all’amore per gli animali: un canile sanitario, una pensione per cani e gatti, un gattile, una clinica veterinaria, un rifugio per cani, un centro per il recupero di animali selvatici (volpi, caprioli, uccelli…) e persino un cimitero per animali domestici. Insieme a Fioretta attraversiamo il ponticello che porta all’area dove sono allineate le piccole tombe (“Sono tutte uguali per scelta, non volevamo che ce ne fossero di più o meno belle”). Su ciascuna è montata una girandola-arcobaleno: oggi c’è un po’ di vento e le girandole si muovono, come vive. “È proprio questo il motivo per cui le abbiamo messe: rappresentano le anime dei nostri piccoli amici”.

Asia, una delle ospiti del gattile del Parco Rifugio La Cuccia e il Nido

“Da noi non ci sono animali in gabbia. Anche i mici hanno il loro spazio, riscaldato, e uno spazio verde a disposizione: possono uscire quando vogliono. E non c’è nessuna differenza tra gli spazi della pensione e quelli del gattile”, ci spiega Fioretta mentre entriamo nell’area del Parco Rifugio dedicata ai gatti. Lì conosciamo Goffredo, che ci segue curioso (“Si chiama così perché l’abbiamo trovato incidentato a Castel Goffredo nel 2012, è un gatto molto socievole”), Macchia, un gattino nero “che purtroppo ha il FIV, l’HIV dei felini: per questo si ammala facilmente e deve essere tenuto costantemente sotto controllo”, Asia e Selvaggia, anche loro malate (“non di FIV ma di FELV, la leucemia felina: è molto diffusa tra i randagi”), e poi, in un’altra sezione del gattile, Fumé e Mercuzio, che non è malato ma porta sulla pelle i segni di mille lotte (“Le ha passate tutte”, racconta Fioretta).

Namira è stata salvata e adottata dall’associazione San Bernardo Rescue

“Non siamo mai chiusi: sono anni che non facciamo un giorno di ferie, lavoriamo anche a Pasqua e a Natale”, ci confessa Fioretta dopo averci raccontato delle altre tantissime iniziative ospitate dal Parco Rifugio (dall’associazione San Bernardo Rescue per la difesa dei San Bernardo all’apertura della nuova toeletta “self service” alle attività con le scuole e i disabili). Quando Romina ci raggiunge (arriva proprio da una lezione di “educazione cinofila” in una classe elementare) capiamo che l’iperattività è una caratteristica della famiglia, proprio come l’amore per gli animali.
“Questo posto per noi è un grande impegno: ci sono dietro tantissimo lavoro, contatti, manodopera, non ci fermiamo mai”, ci dice sorridendo mentre le rubiamo qualche minuto per una foto insieme a Namira, una San Bernardo salvata dall’associazione San Bernardo Rescue.

“Dafne è la piccola mascotte del parco: l’ho adottata nel 2012.”

“Lei è la piccola mascotte del Parco Rifugio”, ci dice scherzando Fioretta prendendo in braccio la sua cagnolina, Dafne, che ci ha corso intorno per tutta la nostra visita: “Era stata abbandonata in garage dal padrone, l’ho adottata io nel 2012: quando vengono qui i bambini guai con la Dafne, alcuni vengono apposta la domenica!”.
Prima di andarcene, Fioretta ci raccomanda un’ultima cosa: “Nel vostro articolo riportate la frase che si trova all’entrata del Parco Rifugio. Ci teniamo molto”. Eccola: “Gli animali non sono esseri inferiori, sono altre nazioni, intrappolati insieme a noi nella rete della vita e del tempo”. Grazie per aver visitato il parco.

Argon sostiene il Parco Rifugio La Cuccia e il Nido con regolari donazioni di cibo.
Per saperne di più: www.lacucciaeilnido.com.

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